L’appuntamento con l’uscita delle reclute della Jungle Rock è la migliore occasione per creare connessioni umane tra i nuovi membri dell’associazione. È un evento organizzato mensilmente dalla palestra per introdurre i neofiti al mondo dell'arrampicata su roccia e per favorire lo sviluppo di un solido rapporto di fiducia tra i partecipanti.
Quante volte avete pensato: “Perché dovrei svegliarmi alle 6.30 di domenica dopo una settimana di lavoro, sacrificando ore preziose al riposo, e fare un trekking nel fango di 30 minuti per appendermi ad una parete rocciosa e arrivare a decine di metri da terra, dando in pasto alla montagna mani, unghie, piedi e fiato?”
E’ una domanda lunga e complessa, che i veterani della Jungle Rock orma non si pongono più. E’ il fuoco sacro che li muove e (soprattutto) una buona dose di masochismo.
Ma abbiamo buone ragioni per credere che le ultime reclute della Jungle l’abbiano pensato sicuramente una volta: domenica 25 Febbraio 2024.
L’appuntamento con l’uscita delle reclute della Jungle Rock è la migliore occasione per creare connessioni umane tra i nuovi membri dell’associazione.
È un evento organizzato mensilmente dalla palestra per introdurre i neofiti al mondo dell'arrampicata su roccia e per favorire lo sviluppo di un solido rapporto di fiducia tra i partecipanti.
Inoltre è un’ottima occasione per non rimandare a chissà quando la pulizia del balcone di casa, che con ogni possibilità verrà riempito dal fango (e non solo 💩, forse).
Chi meglio di Armando Onorati , scalatore da oltre 30 anni, presidente della ASD Jungle Rock, istruttore nazionale di Arrampicata e chiodatore di oltre 500 vie , può trasmettere i valori e la passione per l’arrampicata?
Insieme allo staff della Jungle, Irene e Giulia , e sul palcoscenico dei monti Lepini , i nuovi membri della Jungle Rock hanno avuto la possibilità di mettere alla prova sé stessi e la fiducia nei confronti dei compagni e degli istruttori.
La sveglia suona presto, lo abbiamo già detto, e altrettanto presto ci si riunisce all’imbocco del sentiero d’avvicinamento. Armati di volontà, di buone scarpe da trekking adatte al fango e di qualche chiacchiera, si affrontano 30 minuti di camminata in direzione del settore di Labirinto di Bassiano e della via ferrata nelle vicinanze.
Questa volta la pioggia dei giorni precedenti ha reso (più) simpatico l’avvicinamento verso la prima tappa. A noi, però, piace attraversare il guado! (Soprattutto alla nostra Giulia)
Arrivati al settore della Grotta del Pipistrello e organizzata l’attrezzatura necessaria, ci si prepara per affrontare la via ferrata sotto la guida esperta di Armando ( il chiodatore! ).
Tra aneddoti divertenti, fatica e qualche scivolata, l'esperienza è vissuta in totale sicurezza!
Dopo essersi riscaldati con la via ferrata e aver preso confidenza con la roccia, ci si dirige verso la Fascia Superiore del settore di Scoglio dell'Araguna (di nuovo “facendo il guado” tra rocce e fango), dove i neofiti affrontano la loro prima esperienza di arrampicata su roccia.
Con il sole che fa capolino tra le nuvole e il tepore del sole di fine inverno, tutti liberano una via da primi e provano qualche via da secondi, sotto l’occhio vigile del nostro team!
Ci si riempie gli occhi di bei paesaggi una volta arrivati in catena, con la sensazione di aver superato sé stessi, e si scende con il cuore pieno di emozioni con ancora l’adrenalina in circolo.
Al termine della giornata si torna a casa felici di aver condiviso queste emozioni e aver gettato le fondamenta di un rapporto di fiducia con i compagni e con la montagna.
Si perché quando parliamo di arrampicata , parliamo di fiducia . Fiducia nella montagna; fiducia in sé stessi , nelle proprie capacità, nel proprio coraggio e nella “follia ”. Fiducia cieca che si estende anche a chi ci fa sicura, ai nostri compagni, alla loro attenzione e alla comunicazione che si instaura.
L’entrata della falesia si trova sulla strada per Bassiano (Latina), una località non distante da mete note come Sermoneta e i Giardini di Ninfa: partendo da Latina Scalo, si imbocca la via in direzione di Bassiano, si supera il crocevia a sinistra per ninfa e Norma e quello a destra per Sermoneta. Di fronte all'Abbazia si svolta a sinistra; dopo circa 3 km, si incontrano due tornanti, dove alla fine del secondo c'è un'area erbosa sulla destra adatta al parcheggio dell'auto. Attraversando la strada, si segue un sentiero sulla sinistra che si insinua nella collina e, dopo circa 30 minuti di sentiero tracciato e con indicazioni su roccia, si raggiunge la falesia.
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